Di seguito il Diario del nostro viaggio appena concluso.Sulla nostra pagina Facebook (clicca qui) anche un reportage ricco di foto e video. Siamo ripartiti per il Senegal. Come ormai da tradizione (e anche perché il mese di Gennaio ha le migliori temperature per noi) questa volta siamo in sette volontari, compreso i due nuovi, Santino e Andrea, più la giovane coppia di sposi, Irene e Matteo, che ha scelto di utilizzare la propria luna di miele per una esperienza di solidarietà. Firenze Parigi. Parigi Dakar. Dakar Saint Louis. Non siamo partiti bene: appena arrivati, multa per le troppe valige sul pulmino…odissea di un’ora e mezza per pagare…fermate infinite ad ogni piè sospinto da parte della polizia. Poi siamo passati dal Lago Rosa, fino a dieci anni fa, storica tappa d’arrivo della famosissima Parigi-Dakar: portava risorse rilevanti in quest’area; oggi la gara si chiama ancora così, ma si corre… in Asia. E gli investimenti fatti per lo sviluppo di questa zona del Senegal non sono serviti più a niente e la miseria ha ripreso possesso di tutto questo territorio. 2° Giorno – Diario dal Senegal Si parte da Saint Louis per Ndangane. Seppur in modo un po’ avventuroso, il nostro fuoristrada donato al Comune di Fimela (Fatick) è arrivato a destinazione. (Come nel più classico dei gialli, è stato ritirato manomettendo i fili dell’accensione, perché al Porto di Dakar, erano scomparse le chiavi…) Sosta a Thies quindi arrivo alla CMS (Credit Mutuel du Senegal) la piccola Banca di Ndangane su cui ci appoggiamo per i progetti di Microcredito. Qui abbiamo avuto conferma di una cosa per noi importantissima: tutti i finanziamenti effettuati, in via sperimentale, poco più di due anni fa, sono stati totalmente rimborsati. Questo ci permette di reinvestire tutto il capitale rientrato che, insieme a quanto ricevuto dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia, finanzierà 20 nuovi progetti con importi da poche centinaia di euro fino a diverse migliaia. Certamente un concreto, seppur piccolo, contributo allo sviluppo di queste aree dimenticate. Nel pomeriggio siamo partiti per incontrare il Sindaco di Fimela che ci è venuto incontro con il fuoristrada donatoci dal Comune di Serravalle. Foto di gruppo, orari e impegni per domattina: all’Ile de Mar e al Villaggio di Mar Fafaco. Buonanotte amici 3° GIORNO – Diario dal Senegal Oggi giornata importante e impegnativa. Andiamo, insieme al Sindaco di Fimela, nell’Ile de Mar, un’isoletta nel delta del grande fiume Saloun, prima che questo si getti nell’Atlantico, una delle innumerevoli isole dello stesso delta. Qui ci sono quattro Villaggi abitati da alcune migliaia di persone; non ci sono strade, né energia elettrica e poca acqua perché nel delta del fiume l’acqua è… salata: l’Atlantico entra per diversi km. nel delta. È qui, nel Villaggio di Mar Fafaco, che la nostra Onlus ha realizzato alcune interessanti esperienze di Microcredito, dopo aver dotato il locale Poste de Santé (ambulatorio medico, ma senza medico…) di alcune e strutture essenziali per la propria funzione di assistenza sanitaria minimale. Ed è qui che completeremo presto un sistema di trasporto sanitario composto da un mezzo che si muova nell’isola, insieme ad una Piroga-Ambulanza già funzionante, per attraversare il delta e con una Ambulanza sulla terra ferma, anch’essa già presente, per arrivare al più vicino Ospedale. Ed è qui che vogliamo potenziare, visti gli interessanti risultati ottenuti, un sistema di sviluppo locale attraverso la modalità del Microcredito. Quindi oggi importanti momenti assembleari con la popolazione per discutere di queste prospettive e della gestione dei nostri finanziamenti. Poi, con carretti e piroghe e sempre insieme al Sindaco, rientriamo a Ndangane. Giornata importante oggi anche per altri due motivi: un incontro col Vescovo di Kaolack per completare un Progetto per la realizzazione di una scuola elementare con finanziamento della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) appunto a Kaolack; ed una visita ai Villaggidi NDIANGABA e MBOYAR (sempre insieme al sindaco) forse le zone più “disperate” che abbiamo finora visitato in Senegal. 4°GIORNO – Diario dal Senegal Anche oggi giornata molto impegnativa. Dopo una visita, guidati dal Sindaco e dal nostro collaboratore senegalese, allo sperduto Villaggio di Samba Dia (dove manca veramente e disperatamente tutto…) abbiamo completato le varie e reciproche considerazioni sul Progetto per la costruzione della Scuola Elementare a Kaolack con il Vescovo di quella Diocesi, che è rimasto con noi da ieri, quindi siamo ripartiti, sempre con piroghe, carretti e cavalli, per l’Ile de Mar. Qui siamo ritornati nel Villaggio di Mar Lothie dove abbiamo realizzato una delle prime nostre opere: la Scuola per l’Infanzia, appunto, di Mar Lothie, tutt’ora frequentata da circa 100 bambini. La Scuola è gestita da suore cattoliche e la maggioranza degli abitanti della zona è di cultura musulmana: un esempio interessante di integrazione e tolleranza multiculturale. Come ormai da tradizione, abbiamo consegnato una cifra di qualche migliaio di euro che vengono utilizzati per la gestione della struttura e per un aiuto alle famiglie più problematiche. Abbiamo concluso la giornata tornando alla Maternità di Ndangane, una nostra realizzazione storica a cui siamo tutti affezionati. Purtroppo la manutenzione della struttura non risulta sufficiente, andranno messi in programma interventi urgenti, abbiamo lasciato dei soldi, ma probabilmente dovremo pensare a qualche intervento nei confronti della autorità sanitarie per sollecitare un maggior loro interessamento e migliorie indispensabili. 5°Giorno – Diario del Senegal Siamo partiti con una discussione con il Sindaco di Fimela per la pessima gestione dell’ecografo donato alla maternità di Ndangane. Sicuramente questo è un problema afferente alla Direzione Sanitaria della zona ma era giusto parlarne, con decisione, con l’autorità amministrativa. Quindi abbiamo salutato e ci siamo diretti a Kaolack per poi attraversare il Gambia ed arrivare in Casamance, Regione del sud del paese dove abbiamo molti riferimenti ed esperienze intorno alla città di Ziguinchor, la seconda del Paese. Muoversi in queste strade ed attraversare un altro Paese africano (il Gambia, praticamente, divide in due il sud del Senegal) non è davvero il massimo… Giornata, quindi, di puro e semplice trasferimento, ma un viaggio complicato e stancante. Da queste parti non vige la libertà di movimento