Abbiamo ricevuto l’ufficialità: da oggi la nostra Associazione è ufficialmente iscritta all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), un importante passo che ci permette di ampliare il nostro impegno nella promozione dello sviluppo sostenibile e nella cooperazione internazionale. L’AICS, istituita con la Legge 125/2014, rappresenta l’ente pubblico italiano dedicato alla gestione dell’aiuto pubblico allo sviluppo e agli interventi umanitari in contesti di emergenza. Operando sotto la vigilanza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’AICS ha l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle disuguaglianze, alla tutela dei diritti umani e al rafforzamento della dignità individuale e collettiva. L’iscrizione della nostra Associazione all’AICS ci consentirà di partecipare attivamente a programmi e progetti di cooperazione internazionale, potendo beneficiare di nuove opportunità di finanziamento e partnership strategiche con altri enti e organizzazioni impegnate nello sviluppo sostenibile. Ciò ci permetterà di rafforzare le nostre attività in ambiti chiave come: Questa nuova adesione rappresenta una conferma del nostro impegno nel contribuire concretamente al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità più vulnerabili, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Diario di Viaggio, gennaio 2025
Ed ecco il diario del nostro viaggio di Gennaio 2025, otto intensi giorni a partire da lunedì 13. È stato particolarmente speciale, poiché caratterizzato da molte “prime volte”. Per la metà dei volontari, infatti, si trattava del primo incontro con il Senegal, un’esperienza che ha arricchito il gruppo con emozioni fresche e autentiche, e anche nuove prospettive. Abbiamo potuto rivivere, attraverso i loro occhi, le emozioni che ogni viaggio di verifica porta con sé. Cominciamo con il racconto e, come sempre, in fondo alcune fotografie che documentano questo intenso viaggio. Giorno 1-2.Un viaggio di andata… un po’ complicato Il nostro viaggio inizia con il lungo tragitto verso il Senegal e molti imprevisti. A causa di problemi metereologici, infatti, siamo costretti addirittura a dividerci in due gruppi e partire in momenti diversi dallo scalo in Spagna. Purtroppo, tutto questo ci ha fatto sostanzialmente perdere due giorni interi di viaggio, costringendoci a rimodulare l’intero programma. Giusto per ricordare che gli imprevisti non mancano mai. Giorno 3.Le avventure del primo gruppo In attesa del gruppo di viaggiatori rimasto in Spagna, gli altri hanno effettuato una prima visita all’Orfanotrofio “La Pouponnière” di Nianing, dove una nostra “new entry”, Erika, ha deciso di passare alcuni giorni supportando le operatrici nel lavoro di cura dei bambini. Erika ha già molta esperienza in questo settore ed è stata i nostri occhi in questa struttura a cui da poco tempo abbiamo scelto di dare un supporto, per l’importante lavoro che svolge quotidianamente per neonati e bambini in situazione di difficoltà: alcuni hanno perso la madre durante il parto, altri hanno una famiglia non in grado di curarli, altri ancora una famiglia non ce l’hanno proprio.Prima di questo passaggio, un’occasione particolare: una breve visita a Mbour e a due suoi centri di Arte Contemporanea. È sempre emozionante respirare il pensiero e la creatività dei giovani nel mondo, anche in un luogo così diverso da quello a cui siamo abituati. Giorno 4.L’Orfanotrofio, l’incontro con Suor Marta, poi in viaggio verso Kaolack Ricongiunto finalmente il gruppo di viaggiatori, torniamo all’Orfanotrofio “La Pouponnière” per una visita più approfondita, ma anche e soprattutto per un confronto con Suor Marta. Instancabile direttrice della struttura, da poco tempo è anche responsabile delle attività per l’infanzia nell’intera circoscrizione. È stata quindi l’occasione per parlare con lei anche di realtà come quella di Mar Lodj, che andremo a ritrovare pochi giorni dopo e su cui di recente erano emersi dubbi e difficoltà.Il nostro impegno, da queste parti, è quello di costruire in tutti i modi possibili: con i mattoni, con le relazioni, con la co-progettazione. Nel ripartire, un piccolo fuori programma: siamo passati a salutare la nipote del nostro Arfang, punto di riferimento dell’Associazione in Senegal, presso un campo sportivo vicino. È stato curioso trovare così tanti giovanissimi appassionati di Basket… proprio come succede a Bottegone, a quasi 6000 km di distanza. Il resto della giornata lo abbiamo passato in viaggio verso Kaolack. Qui, dopo ore piuttosto stancanti, abbiamo incontrato il nostro Abbe Pascal, per una rapida cena prima di riposarci in attesa di nuove mete. Giorno 5.Tra scuole, incontri istituzionali e progetti sanitari La giornata è densa di incontri e verifiche, per questo parte molto presto. La prima tappa è il complesso scolastico “Madre Teresa” che, tra l’altro, comprende anche la scuola materna ” A Silvia Dani”Accompagnati da Abbe Pascal, siamo stati accolti da colorate e calorose classi di bambini: canti, poesie e piccole recite, addirittura in un italiano un po’ stentato (e molto dolce), ci hanno riempito il cuore. Nonostante varie difficoltà di manutenzione ancora da affrontare, la scuola e il suo corpo docente sembrano procedere positivamente anche grazie al nostro supporto. Ci ha fatto piacere soprattutto rilevare una certa progettualità anche nella risoluzione dei principali problemi. Su alcuni di questi proveremo ad attivarci direttamente: un’infermeria più adeguata, una carrozzina per bambini con disabilità, alcune manutenzioni alle strutture. Ci è stato anche presentato un progetto lungimirante e molto bello: l’idea di un’aula di informatica, che permetta fin dalla giovane età di aprirsi al mondo.Emozionante e ricco, come sempre, il momento della visita a quella che ormai chiamiamo informalmente “Scuolina della Silvia”. In seguito, incontriamo nel suo ufficio il sindaco di Fimela, che ci accompagnerà anche in numerosi dei passaggi successivi. In primis, la maternità di Ndangane, su cui è stato necessario confrontarsi circa operatività ed esigenze burocratiche. In seguito, abbiamo visitato un terreno. Non un terreno casuale, ovviamente: si tratta dell’area, a Samba Dia, dove intendiamo realizzare una nuova Scuola, se tutto andrà come auspichiamo. Lo abbiamo visitato con l’architetto senegalese con il quale ci siamo lungamente confrontati nei mesi scorsi per addivenire a un progetto davvero straordinario. Ve ne parleremo. Giorno 6.Tra bambini e feste tradizionali Con al fianco il Sindaco di Fimela, affrontiamo 4 o 5 mezzi di trasporto diversi, dalle piroghe ai tipici carretti trainati da cavallo, per raggiungere Mar Fafako. Qui un’accoglienza a dir poco straordinaria: decine e decine di bambini di ogni età, balli tipici (in cui, lo ammettiamo, qualcuno di noi non ha potuto fare a meno di cimentarsi), canti e ringraziamenti, ma anche qualche scusa per malfunzionamenti del passato in alcune delle attività. Questo nostro impegno è sempre in bilico e in equilibrio tra la gioia di vedere i sorrisi dei più piccoli e l’esigenza di mantenere responsabilità, correttezza e piena funzionalità dei nostri interventi. Non sempre è facile, ma ce la mettiamo tutta. Dopo questa grande festa, due visite: il punto sanitario locale, che abbiamo trovato operativo, con un’infermeria finalmente ben gestita e uffici funzionanti, sebbene non manchino, ancora una volta, necessità e problematiche di cui abbiamo preso nota.Dopodiché, di nuovo sui carretti, abbiamo visitato il Liceo dove la nostra associazione ha contribuito alla costruzione di due aule. Ci hanno accolti, oltre ai ragazzi, vari insegnanti. Il pomeriggio è stato invece davvero particolare. Il Sindaco di Fimela ci ha coinvolti in una festa tradizionale, dove abbiamo assistito a una lotta tradizionale e incontrato la popolazione locale. Momenti estemporanei che accadono da queste parti, e che solidificano
“Conoscersi è stare bene insieme”: nelle scuole grazie a FarCom
In questo 2024 siamo stati impegnati per la seconda volta in un progetto di restituzione sul nostro territorio, in confronto con la giovanissima comunità pistoiese. Il progetto “Conoscersi è stare bene insieme”, realizzato con il supporto di FarCom, ha ottenuto risultati importanti. In collaborazione con diverse classi delle scuole primarie di Pistoia, abbiamo potuto ampliare e approfondire un percorso educativo e sociale iniziato lo scorso anno, dimostrando ancora una volta quanto sia importante lavorare insieme per costruire una comunità più inclusiva e consapevole. L’occasione è stata anche quella del 35° anniversario della “Convenzione sui diritti dell’infanzia” L’iniziativa ha avuto un duplice obiettivo: promuovere il confronto tra diverse realtà culturali e sensibilizzare i giovani ai temi dell’inclusione, della diversità e dei diritti fondamentali dei bambini. Grazie al sostegno di FarCom, abbiamo potuto portare nelle aule momenti di riflessione e crescita che hanno coinvolto non solo gli alunni, ma anche insegnanti, famiglie e dirigenti scolastici. Un Percorso di Crescita e Partecipazione Durante gli incontri, i ragazzi e le ragazze hanno partecipato attivamente, ponendo domande profonde e condividendo emozioni autentiche. Ciò che è emerso è andato ben oltre le nostre aspettative: una voglia sincera di approfondire, di comprendere e di costruire legami. Questo entusiasmo ci ha spinto a progettare ulteriori interventi per il futuro, estendendo l’iniziativa anche alle scuole secondarie di primo grado e strutturando incontri sempre più ricchi e interattivi. I Diritti dei Bambini come Pilastro Educativo In occasione del 35° anniversario della “Convenzione sui diritti dell’infanzia”, abbiamo scelto di fondare il nostro lavoro sui dieci diritti fondamentali: gioco, cibo, casa, salute, educazione, famiglia, nazionalità, uguaglianza, espressione e il diritto di non lavorare. Ogni incontro è stato pensato per essere divertente e stimolante, ma anche per lasciare una traccia importante nella formazione dei giovani partecipanti. Un questionario tra i giovanissimi È stata anche l’occasione per ragionare con i giovani studenti su alcuni argomenti molto attuali. Abbiamo infatti sottoposto un piccolo questionario a cui hanno risposto 77 studenti della scuola primaria. Di seguito i risultati: Un Grazie Speciale a FarCom Desideriamo esprimere la nostra più sincera gratitudine a FarCom, il cui supporto ha reso possibile la realizzazione di questo progetto. La loro sensibilità e il loro impegno verso il nostro territorio sono stati fondamentali per raggiungere questi risultati. Un Futuro di Inclusione e Consapevolezza Il progetto si è concluso con la creazione di una video-presentazione digitale, che sarà presto disponibile online. Questo materiale rappresenta non solo una sintesi del lavoro svolto, ma anche un punto di partenza per ulteriori iniziative e riflessioni. Crediamo fermamente che, attraverso l’educazione e il dialogo, sia possibile costruire una comunità più coesa, pronta ad affrontare le sfide del futuro con solidarietà e rispetto reciproco.
A Teatro per la nostra Associazione
Lorenzo Pratesi torna con un’opera da lui scritta e prodotta, “Vip Veramente Ingombrante Personalità”. E’ un ritorno in grande stile e molto social quello di Lorenzo: la sua pagina Instagram conta ben 16mila follower reali tra cui tantissimi giovani. Un vero e proprio inno contro il bullismo e la discriminazione, questo per Lorenzo è la sua nuova commedia. Gli ultimi anni sono stati molto laboriosi e silenti e dopo la lunga pausa di attività dal vivo serviva il tornare “con il botto”. La commedia è attesa fuori dai confini regionali non prima di andare in doppia data Marzolina in Emilia e a Pistoia proprio il 23 Marzo con Una scuola e un pozzo in Africa onlus. Lo spettacolo ha totalizzato numeri di vendita molto alti con una doppietta al Teatro Bolognini il 19 e 20 gennaio a Pistoia sold out ed è approdato prima ancora il 13 gennaio alla Sala Banti di Montemurlo e già in preview all’Artevaria Forum di Pistoia registrando sempre il sold out . Previste date anche nel Bolognese, a Riccione e a Genova. 𝐶𝐴𝑆𝑇: 𝐼𝑙 𝑐𝑎𝑠𝑡 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑎 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑢𝑐𝑐𝑖, 𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑑𝑒𝑏𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑎𝑔𝑜𝑛𝑖𝑠𝑡𝑎, 𝐷𝑎𝑛𝑖𝑒𝑙 𝐶𝑎𝑝𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖𝑛𝑖 𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑙𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑏𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑡𝑒𝑎𝑡𝑟𝑎𝑙𝑒, 𝐶𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎 𝑅𝑎𝑓𝑓𝑖, 𝑆𝑖𝑚𝑜𝑛𝑎 𝐵𝑒𝑟𝑡𝑖𝑛𝑖, 𝑆𝑡𝑒𝑓𝑎𝑛𝑖𝑎 𝑀𝑎𝑧𝑧𝑜𝑡𝑡𝑎, 𝑃𝑎𝑜𝑙𝑎 𝐹𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑖, 𝑀𝑖𝑐ℎ𝑒𝑙𝑒 𝐹𝑒𝑟𝑟𝑖, 𝐴𝑛𝑑𝑟𝑒𝑎 𝑅𝑒𝑏𝑏𝑖, , 𝐿𝑢𝑐𝑖𝑎 𝑃𝑢𝑐𝑐𝑖, 𝑇𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑉𝑖𝑙𝑙𝑎𝑛𝑖, 𝑃𝑎𝑡𝑟𝑖𝑧𝑖𝑎 𝑇𝑢𝑐𝑖, 𝐿𝑜𝑟𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑜𝑚𝑎𝑔𝑛𝑎𝑛𝑖, 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑉𝑖𝑡𝑢𝑙𝑙𝑖, 𝐹𝑒𝑑𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜 𝐿𝑖𝑎𝑛𝑖, 𝑃𝑖𝑒𝑟𝑜 𝐺𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛𝑜, 𝑆𝑒𝑟𝑒𝑛𝑎 𝑇𝑒𝑠𝑖, 𝐶𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑃𝑎𝑔𝑛𝑜𝑐𝑐ℎ𝑒𝑠𝑐ℎ𝑖, 𝑃𝑎𝑚𝑒𝑙𝑎 𝑃𝑒𝑡𝑟𝑢𝑐𝑐𝑖 𝑒 𝐹𝑙𝑎𝑣𝑖𝑜 𝑆𝑎𝑛𝑐𝑖𝑢 𝑒 𝐴𝑙𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑑𝑟𝑎 𝐶𝑒𝑐𝑐𝑜𝑛𝑖.
Diario di Viaggio, febbraio 2024
Quindi di nuovo in Senegal. Questa missione durerà poco più di una settimana ed ha lo scopo di monitorare i lavori fatti, controllare la funzionalità delle ultime più importanti realizzazioni e individuare nuovi settori e siti d’intervento. Nella prima fattispecie rientreranno le attività costituite con le esperienze di Microcredito, soprattutto verificando la situazione delle micro e piccole aziende costituite con i contributi provenienti dallo stesso. Andremo poi a visitare le due grandi scuole realizzate negli ultimi due anni, quella elementare e quella materna per verificare andamento, funzionalità ed eventuali nuove esigenze. Infine, in relazione agli impegni futuri, visiteremo un Orfanotrofio a Dakar ed un Villaggio (Samba Dia) nella Regione del Fatick da dove sono arrivate richieste di solidarietà, anche consistente, in termini di risorse. Intanto abbiamo utilizzato il primo giorno con un incontro al Ministero dell’Interno a Dakar per un incontro con il Direttore del Dipartimento per le ONG, Monsieur Doune Pathè Mbengue, per sollecitare una risposta alla nostra richiesta, da tempo inevasa, di essere iscritti nel relativo Registro Nazionale Senegalese per usufruire dei forti sconti finanziari previsti per le donazioni di risorse, fisiche e/o finanziarie nell’ambito della Cooperazione Internazionale. Risulta, infatti, alquanto incomprensibile perché si devono pagare, spesso cifre consistenti, in caso di donazioni, per esempio, di Ambulanze o materiale sanitario o scolastico, ecc. da destinare a comunità in situazioni di bisogno. Speriamo che questo incontro porti delle conseguenze positive, ma la burocrazia di quaggiù è decisamente peggiore della nostra. Figuriamoci… Giorno 2 Dopo Dakar. Recuperato un po’ di sonno, oggi giornata importante e… toccante. Siamo stati a visitare una nuova (per noi) realtà di cui, soprattutto dopo averla visitata, dovremo occuparci in futuro. Si tratta di un orfanotrofio, in località NIANING, due ore di auto da Dakar che diventano anche tre o quattro col traffico infernale di quest’area. Le POUPONNIERE, CITÈ DE L’EMMANUEL il nome. Fare commenti su realtà come gli orfanotrofi sembra del tutto superfluo e quasi sempre retorico. Meglio le immagini che parlano da sole. Più tardi pubblicheremo anche alcuni video Giorno 3 E si arriva a Kaolack, Regione dove abbiamo investito le nostre risorse più importanti degli ultimi anni: ca. 400.000 €. Ma possiamo essere davvero orgogliosi. Abbiamo realizzato una grande scuola elementare che sarà frequentata, a regime, da 700 ragazzi ed una scuola dell’infanzia per oltre 50 bambini. La prima con co-finanziamento dell’8xmille della CEI, la seconda con risorse esclusivamente nostre. Le scuole sono in tutto il mondo il principale elemento di sviluppo, ma quaggiù dove studiano insieme ragazzi cattolici, musulmani, animisti, neri, bianchi, ecc. in perfetta armonia, sono un elemento di integrazione e rispetto delle diversità che riteniamo davvero essenziale. In questo senso, in questi territori sfortunati, sembra a volte esistere un rispetto superiore a quello delle nostre zone. Giorno 4 Grazie al cofinanziamento della Fondazione Caript, è in pieno sviluppo la FATTORIA AGRICOLA di Colabane (Kaolack). In un territorio semi desertico e privo di energia elettrica, grazie a pompe idrauliche mosse da energia rinnovabile (pannelli solari) abbiamo realizzato e si è sviluppata questa fattoria dove la particolare composizione del terreno permette di fare ben due raccolti l’anno di ortaggi preziosi per questa zona. Creazione di lavoro e pur piccola esperienza di sviluppo agricolo sostenibile. Siamo orgogliosi anche di questo… Giorno 5 I più grandi Baobab del Senegal (33 mt. di circonferenza, quasi 600 anni di età!) sono nel territorio di SAMBA DIA, Comune di Fimela, nella Regione del Fatick. Samba Dia è un grosso Villaggio con ca. 3.500 abitanti, ma è importante punto di riferimento di numerosi altri Villaggi di un più vasto territorio che interessa alcune altre migliaia di residenti che mandano i propri ragazzi alla povera e assolutamente insufficiente scuola locale. Per questo abbiamo fatto un sopralluogo in questa zona, insieme al Sindaco, nonché Parlamentare dell’Assemblea Nazionale del Senegal, al prete cattolico e all’Imam, che metterebbero a disposizione un terreno per la costruzione di una nuova scuola, su modello di quanto fatto a Kaolack. Le risorse necessarie sarebbero, per la nostra Onlus “imponenti”, ma studieremo seriamente la cosa. Giorno 6 E così oggi concludiamo la 1° missione 2024 in Senegal. Molto impegno, tanta stanchezza, ma un’altra splendida esperienza e quel senso di soddisfazione che deriva dalla consapevolezza di aver fatto una cosa giusta. La Scuola per l’Infanzia di Mar Lothie, la Maternità di Ndangane, le nuove Aule della Scuola di Mar Fafaco, le piccole e micro Imprese create col nostro Microcredito, l’Ambulanza e la Piroga-Ambulanza dell’Ile de Mar… che stanno funzionando perfettamente, sono un concretissimo segno di solidarietà positiva che ci fa pensare, forse illudendoci, nel guardare il mondo in fiamme intorno a noi, di aver portato la nostra piccola goccia d’acqua per ridurre, seppur di poco, questi brutti incendi. Ed ora, rientrati in Italia, al lavoro per le prossime realizzazioni.
Diario di Viaggio 2023
Ed ecco anche il nostro Diario di viaggio di questo 2023, finalmente, dopo gli anni di stop dovuti alla pandemia e ai suoi strascichi. 8 febbraio – Arrivo a Dakar Dopo un lungo viaggio, atterriamo a Dakar nel cuore della notte, precisamente alle 01:05. Stanchi ma emozionati, ci trasferiamo subito all’Hotel Onomo, con poche ore a disposizione per riposare. Alle 09:30, dopo una colazione veloce, ci lanciamo alla scoperta della città! Dakar ci accoglie con il suo caos affascinante, i mercati vivaci e il profumo di spezie che si mescola all’aria calda. Dopo pranzo, ci dirigiamo al Lac Rose, famoso per il suo incredibile colore dovuto alla presenza di alghe e sale. Verso le 16:30 ripartiamo per Ndangane, dove ci aspetta l’Hotel Le Pelican du Saloum. Cena e meritato riposo! 9 febbraio – Scuola e solidarietà a Mar Lothie Dopo colazione, ci dirigiamo a Mar Lothie per visitare la scuola gestita dalle suore. L’incontro con i bambini è commovente: i loro sorrisi e la loro energia ci riempiono il cuore. Per il pranzo valutiamo se restare dalle suore o tornare all’hotel. Nel pomeriggio, alle 16:30, ci mettiamo in viaggio per Kaolack, dove pernottiamo all’Hotel Le Relais. La cena è deliziosa e il gruppo è sempre più affiatato! 10 febbraio – Celebrazione e inaugurazione a Kaolack La giornata inizia con una celebrazione eucaristica alle 09:00 in diocesi, un momento speciale di raccoglimento e condivisione. Alle 10:00 partecipiamo con emozione all’inaugurazione della scuola materna intitolata a Silvia. Dopo pranzo, ci rimettiamo in viaggio verso Toubakouta, all’Hotel Keur Saloum, immerso in un contesto naturale spettacolare. Dopo cena, ci godiamo la tranquillità del luogo. 11 febbraio – Esplorazione delle isole e rientro a Saly La mattina è dedicata alla visita delle isole: un’escursione mozzafiato tra mangrovie e villaggi di pescatori. Dopo pranzo, partiamo per Saly e ci sistemiamo all’Hotel Royal. La giornata si conclude con la cena e un ultimo saluto a Valentina, Annamaria e Patrizio, che ripartono per l’Italia. 12-16 febbraio – Ziguinchor e l’atmosfera del sud Partiamo per Ziguinchor e alloggiamo all’Hotel Kadiandoumagne. Qui trascorriamo alcuni giorni immersi nella cultura locale, tra mercati colorati e paesaggi incantevoli. Il 16, dopo colazione, se il tempo lo permette, facciamo una visita al Seminario Maggiore Liberman di Sebikotane, prima di prepararci al viaggio di ritorno. 17 febbraio – Ritorno a casa È tempo di saluti: alle 02:35 il volo per Casablanca ci porta un passo più vicino a casa. Dopo uno scalo, ripartiamo per Bologna, dove atterriamo alle 15:50. Il viaggio è stato un’esperienza unica, fatta di incontri speciali, scoperte emozionanti e momenti indimenticabili. Un grazie a tutti i compagni di viaggio per aver reso questa avventura così speciale! Alla prossima avventura!
Il progetto di Microcredito finanziato dalla Fondazione Caript
Grande successo dell’evento realizzato dalla Onlus “UNA SCUOLA E UN POZZO IN AFRICA” a conclusione del bel Progetto finanziato dalla Fondazione Caript che ha permesso, grazie anche alla collaborazione dell’Associazione dei Senegalesi Pistoiesi, sia il rientro in patria ed il ricongiungimento familiare di immigrati senegalesi, appunto a Pistoia, sia l’inizio, attraverso il virtuoso meccanismo del Microcredito, di piccole attività di artigianato, produzione agricola, zootecnica, di sartoria, ecc. degli stessi immigrati con i loro familiari. L’evento, quest’anno più importante di sempre in quanto ha visto la partecipazione di circa trecento persone, numero importante anche in considerazione delle proibitive condizioni meteo di questi giorni, ha coinciso anche con il ricordo di una volontaria della Onlus, SILVIA DANI, da sempre attiva a Pistoia e in Senegal e che è mancata all’improvviso nonostante la giovane età. Momenti di sincera commozione durante la serata, sia per il ricordo di chi non c’è più, sia per la consapevolezza dell’importante attività della Onlus in una zona (Regione del Fatick – Senegal) dove, nei villaggi con cui la Onlus ha relazioni importanti da molti anni, la mancanza di lavoro spinge all’emigrazione più pericolosa per la quale recentemente hanno perso la vita, nel Mediterraneo, ventiquattro ragazzi originari di quella zona, alcuni dei quali erano molto ben conosciuti dai volontari della Onlus. Momenti, quindi, di ulteriore stimolo a lavorare nell’ottica della Solidarietà più concreta, in una fase in cui la crisi di dimensioni planetarie che stiamo attraversando colpisce in modo ancora più drammatico coloro che già “sopravvivevano” in mezzo a problemi enormi: sanitari, scolastici, economico-sociali, ecc. Anche grazie alla sensibilità della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che non cesseremo mai di ringraziare, “UNA SCUOLA E UN POZZO IN AFRICA” continuerà nel suo impegno di Cooperazione Internazionale nei confronti degli ultimi fra gli ultimi con progetti concreti e elaborati in loco. Grande orgoglio, a questo proposito, la conclusione della costruzione di una modernissima scuola per circa trecento ragazzi in una zona del Senegal (Kahone, Regione di Kaolack) dove il livello di povertà ed il conseguente tasso di abbandono scolastico sono fra i più alti del Paese.
I Diari 2021 e 2022… che mancano
Negli anni 2021 e 2022, a causa della pandemia da Covid-19 e delle sue conseguenze, non siamo riusciti a compiere i nostri consueti viaggi in Senegal. Le restrizioni, le incertezze e le difficoltà logistiche ci hanno impedito di essere fisicamente presenti, ma non ci hanno fermato nel nostro impegno. Anche a distanza, abbiamo fatto tutto il possibile per continuare a sostenere la comunità che ci sta a cuore. Attraverso donazioni, progetti e contatti costanti, abbiamo cercato di far sentire la nostra vicinanza e di offrire il nostro aiuto in un periodo particolarmente difficile per tutti. Ora che il mondo sta lentamente tornando alla normalità, siamo più motivati che mai a riprendere il nostro cammino e a tornare in Senegal per riabbracciare le persone e i luoghi che tanto amiamo. Grazie a tutti coloro che, nonostante la distanza, hanno continuato a credere in questo legame speciale!
Un successo la cena di rendicontazione dei lavori!
Grande successo dell’evento realizzato dalla Onlus “UNA SCUOLA E UN POZZO IN AFRICA” a conclusione del bel Progetto finanziato dalla Fondazione Caript che ha permesso, grazie anche alla collaborazione dell’Associazione dei Senegalesi Pistoiesi, sia il rientro in patria ed il ricongiungimento familiare di immigrati senegalesi, appunto a Pistoia, sia l’inizio, attraverso il virtuoso meccanismo del Microcredito, di piccole attività di artigianato, produzione agricola, zootecnica, di sartoria, ecc. degli stessi immigrati con i loro familiari. L’evento, quest’anno più importante di sempre in quanto ha visto la partecipazione di circa trecento persone, numero importante anche in considerazione delle proibitive condizioni meteo di questi giorni, ha coinciso anche con il ricordo di una volontaria della Onlus, SILVIA DANI, da sempre attiva a Pistoia e in Senegal e che è mancata all’improvviso nonostante la giovane età. Momenti di sincera commozione durante la serata, sia per il ricordo di chi non c’è più, sia per la consapevolezza dell’importante attività della Onlus in una zona (Regione del Fatick – Senegal) dove, nei villaggi con cui la Onlus ha relazioni importanti da molti anni, la mancanza di lavoro spinge all’emigrazione più pericolosa per la quale recentemente hanno perso la vita, nel Mediterraneo, ventiquattro ragazzi originari di quella zona, alcuni dei quali erano molto ben conosciuti dai volontari della Onlus. Momenti, quindi, di ulteriore stimolo a lavorare nell’ottica della Solidarietà più concreta, in una fase in cui la crisi di dimensioni planetarie che stiamo attraversando colpisce in modo ancora più drammatico coloro che già “sopravvivevano” in mezzo a problemi enormi: sanitari, scolastici, economico-sociali, ecc. Anche grazie alla sensibilità della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che non cesseremo mai di ringraziare, “UNA SCUOLA E UN POZZO IN AFRICA” continuerà nel suo impegno di Cooperazione Internazionale nei confronti degli ultimi fra gli ultimi con progetti concreti e elaborati in loco. Grande orgoglio, a questo proposito, la conclusione della costruzione di una modernissima scuola per circa trecento ragazzi in una zona del Senegal (Kahone, Regione di Kaolack) dove il livello di povertà ed il conseguente tasso di abbandono scolastico sono fra i più alti del Paese.
Un saluto alla nostra Silvia
Un sorriso sempre per tutti. Un cuore grande e generoso che ha superato ogni confine. Oggi a darti l’ultimo saluto un mare di persone, tutto il paese di Bottegone, e non solo; perché sì, erano davvero tante le persone che ti volevano bene. Oltre il dolore e il vuoto, quello che oggi lasci a tutti noi è l’esempio di una donna dal cuore grande e generoso, sempre pronta a mettersi con semplicità a servizio della sua comunità. Ciao Silvia