Queste sono le ultime immagini relative alla costruzione della Scuola di Kahone (Regione di Kaolack – SENEGAL). I lavori procedono speditamente. La scuola interesserà circa 300 studenti in una delle zone più emarginate del paese. Un investimento importante di 300.000 euro, per la storia della nostra associazione si tratta di uno degli interventi più rilevanti. Per costruire il futuro costruiamo scuole.
Inviate 5000 mascherine in Senegal
Abbiamo inviato oltre 5.000 mascherine più altro materiale anti-covid (come per esempio il disinfettante) in diverse zone del Senegal. In questi giorni la distribuzione, grazie ai nostri collaboratori in loco, è avvenuta in diversi territori della Regione di Kaolack e del Fatick, a Ndangane, e poi Fimela, Mar Lothie, Djiofior. Un piccolo gesto, ma ci è sembrato necessario in questo delicato momento.
Kahone: costruire una scuola, che soddisfazione straordinaria!
Qui siamo a Kahone, regione di Kaolack, in Senegal, dove sono in corso le operazioni di costruzione di una scuola elementare che dovrebbe ospitare circa 300 bambini, completa di tutti i servizi, compresa un’aula multimediale. Questa scuola è frutto di un progetto realizzato dalla nostra associazione “Una scuola e un pozzo in Africa onlus” in collaborazione con le Istituzioni senegalesi locali, laiche e religiose e che ha ottenuto un importante finanziamento dalla CEI – Servizio per gli Interventi Caritativi Terzo Mondo. L’Associazione ha lavorato per circa 10 mesi nell’elaborazione del progetto, soprattutto nel complesso coinvolgimento delle varie rappresentanze locali, in particolar modo coinvolgendo i genitori dei ragazzi, potenziali utenti della futura scuola, oggi privi di qualunque possibilità di istruzione. Profonda soddisfazione da parte di tutti noi per questo nuovo grande risultato. Ci dispiace solo non poter essere lì in questo momento a causa del periodo che stiamo attraversando con la pandemia. La presenza in loco di validi rappresentanti senegalesi della nostra associazione garantisce però il perfetto andamento dei lavori. E noi, appena potremo, andremo laggiù per festeggiare insieme alle famiglie e ai bambini! “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo” Malala Yousaf-zai
Azioni concrete con il microcredito in Fatick, Senegal
Piccoli allevamenti, panetterie, attività di ristorazione, attività di pesca e cucito: queste le attività avviate tra il 2020 e inizio 2021, con lo strumento del microcredito, nella regione del Fatick, in Senegal, da partedell’associazione “Una scuola e un pozzo in Africa onlus” di Bottegone. Il nostro ringraziamento più sentito va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che fin da subito ha creduto nella forza di questi progetti. Grazie a loro e ai tanti amici che da anni sostengono con donazioni le nostre attività e i nostri progetti abbiamo avviato percorsi virtuosi in questa lontana terra, il Senegal, nella regione del Fatik, comune di Fimela, lungo la costa dell’Atlantico, dove vivono, spesso in condizioni di difficile sopravvivenza senza acqua né luce, diverse migliaia di persone.” Sono già una ventina i contratti attivati: di questi alcuni sono stati fatti con immigrati senegalesi che da alcuni anni vivevano a Pistoia e che da tempo manifestavano la volontà di tornare in Senegal, riavvicinarsi alla famiglia e trovare un lavoro. Diverse le attività avviate in loco. Un aspetto interessante di questa metodologia di finanziamento riguarda la restituzione del prestito che avverrà con tempi di rimborso lunghi e senza interessi: inoltre ogni restituzione è stata concordata con il singolo beneficiario e l’importo sarà totalmente reinvestito su quel territorio, sia per potenziare i progetti avviati, sia per finanziarne di nuovi. La popolazione locale ha accolto favorevolmente questo strumento, i progetti si sono velocemente moltiplicati e i risultati sono stati incredibili. Il progetto ha coinvolto uomini e donne che, singolarmente o insieme, hanno avviato le seguenti attività: allevamenti, panetterie, ristorazione di strada, attività di pesca e cucito. La microfinanza è un modo per uscire dall’assistenzialismo puro, stimola l’attività produttiva e la dignità delle persone, innesca meccanismi moltiplicatori socio-economici virtuosi. In un momento storico dove l’economia mondiale è in ginocchio a causa del Covid19, l’Africa più di tutti potrebbe pagare ancora una volta un prezzo altissimo. Anche per questo avviare in loco piccole attività sostenibili resta la miglior possibilità per sostenere lo sviluppo e combattere la povertà.
Un nuovo invio verso il Senegal
Grazie alla generosità di tante persone, c’è un intero container di materiali e mezzi in partenza verso il Senegal. Vanno in due direzioni: – Caritas Kaolack (Regione di Kaolack) – Comune di Fimela (Regione di Fatick), Senegal. Grazie!
In banca per i progetti di Microcredito
Una foto scattata in questi giorni all’interno del CMS (Credito Mutualistico Senegalese), una piccola banca di Fimela, nel Fatick, dove stiamo sperimentando il nostro progetto di Microcredito. Si tratta di un bel numero di donne, responsabili delle piccole imprese/cooperative che sono state costituite nell’Ile de Mar (Fatick), che ritirano i finanziamenti ricevuti dalla nostra Onlus, sottoscrivono i relativi contratti ed inizieranno una piccola attività produttiva che potrà cambiare la vita propria e delle loro famiglie. Un progetto importante in cui crediamo molto.
Diario dal Senegal – Viaggio del Gennaio 2020
Di seguito il Diario del nostro viaggio appena concluso.Sulla nostra pagina Facebook (clicca qui) anche un reportage ricco di foto e video. Siamo ripartiti per il Senegal. Come ormai da tradizione (e anche perché il mese di Gennaio ha le migliori temperature per noi) questa volta siamo in sette volontari, compreso i due nuovi, Santino e Andrea, più la giovane coppia di sposi, Irene e Matteo, che ha scelto di utilizzare la propria luna di miele per una esperienza di solidarietà. Firenze Parigi. Parigi Dakar. Dakar Saint Louis. Non siamo partiti bene: appena arrivati, multa per le troppe valige sul pulmino…odissea di un’ora e mezza per pagare…fermate infinite ad ogni piè sospinto da parte della polizia. Poi siamo passati dal Lago Rosa, fino a dieci anni fa, storica tappa d’arrivo della famosissima Parigi-Dakar: portava risorse rilevanti in quest’area; oggi la gara si chiama ancora così, ma si corre… in Asia. E gli investimenti fatti per lo sviluppo di questa zona del Senegal non sono serviti più a niente e la miseria ha ripreso possesso di tutto questo territorio. 2° Giorno – Diario dal Senegal Si parte da Saint Louis per Ndangane. Seppur in modo un po’ avventuroso, il nostro fuoristrada donato al Comune di Fimela (Fatick) è arrivato a destinazione. (Come nel più classico dei gialli, è stato ritirato manomettendo i fili dell’accensione, perché al Porto di Dakar, erano scomparse le chiavi…) Sosta a Thies quindi arrivo alla CMS (Credit Mutuel du Senegal) la piccola Banca di Ndangane su cui ci appoggiamo per i progetti di Microcredito. Qui abbiamo avuto conferma di una cosa per noi importantissima: tutti i finanziamenti effettuati, in via sperimentale, poco più di due anni fa, sono stati totalmente rimborsati. Questo ci permette di reinvestire tutto il capitale rientrato che, insieme a quanto ricevuto dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia, finanzierà 20 nuovi progetti con importi da poche centinaia di euro fino a diverse migliaia. Certamente un concreto, seppur piccolo, contributo allo sviluppo di queste aree dimenticate. Nel pomeriggio siamo partiti per incontrare il Sindaco di Fimela che ci è venuto incontro con il fuoristrada donatoci dal Comune di Serravalle. Foto di gruppo, orari e impegni per domattina: all’Ile de Mar e al Villaggio di Mar Fafaco. Buonanotte amici 3° GIORNO – Diario dal Senegal Oggi giornata importante e impegnativa. Andiamo, insieme al Sindaco di Fimela, nell’Ile de Mar, un’isoletta nel delta del grande fiume Saloun, prima che questo si getti nell’Atlantico, una delle innumerevoli isole dello stesso delta. Qui ci sono quattro Villaggi abitati da alcune migliaia di persone; non ci sono strade, né energia elettrica e poca acqua perché nel delta del fiume l’acqua è… salata: l’Atlantico entra per diversi km. nel delta. È qui, nel Villaggio di Mar Fafaco, che la nostra Onlus ha realizzato alcune interessanti esperienze di Microcredito, dopo aver dotato il locale Poste de Santé (ambulatorio medico, ma senza medico…) di alcune e strutture essenziali per la propria funzione di assistenza sanitaria minimale. Ed è qui che completeremo presto un sistema di trasporto sanitario composto da un mezzo che si muova nell’isola, insieme ad una Piroga-Ambulanza già funzionante, per attraversare il delta e con una Ambulanza sulla terra ferma, anch’essa già presente, per arrivare al più vicino Ospedale. Ed è qui che vogliamo potenziare, visti gli interessanti risultati ottenuti, un sistema di sviluppo locale attraverso la modalità del Microcredito. Quindi oggi importanti momenti assembleari con la popolazione per discutere di queste prospettive e della gestione dei nostri finanziamenti. Poi, con carretti e piroghe e sempre insieme al Sindaco, rientriamo a Ndangane. Giornata importante oggi anche per altri due motivi: un incontro col Vescovo di Kaolack per completare un Progetto per la realizzazione di una scuola elementare con finanziamento della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) appunto a Kaolack; ed una visita ai Villaggidi NDIANGABA e MBOYAR (sempre insieme al sindaco) forse le zone più “disperate” che abbiamo finora visitato in Senegal. 4°GIORNO – Diario dal Senegal Anche oggi giornata molto impegnativa. Dopo una visita, guidati dal Sindaco e dal nostro collaboratore senegalese, allo sperduto Villaggio di Samba Dia (dove manca veramente e disperatamente tutto…) abbiamo completato le varie e reciproche considerazioni sul Progetto per la costruzione della Scuola Elementare a Kaolack con il Vescovo di quella Diocesi, che è rimasto con noi da ieri, quindi siamo ripartiti, sempre con piroghe, carretti e cavalli, per l’Ile de Mar. Qui siamo ritornati nel Villaggio di Mar Lothie dove abbiamo realizzato una delle prime nostre opere: la Scuola per l’Infanzia, appunto, di Mar Lothie, tutt’ora frequentata da circa 100 bambini. La Scuola è gestita da suore cattoliche e la maggioranza degli abitanti della zona è di cultura musulmana: un esempio interessante di integrazione e tolleranza multiculturale. Come ormai da tradizione, abbiamo consegnato una cifra di qualche migliaio di euro che vengono utilizzati per la gestione della struttura e per un aiuto alle famiglie più problematiche. Abbiamo concluso la giornata tornando alla Maternità di Ndangane, una nostra realizzazione storica a cui siamo tutti affezionati. Purtroppo la manutenzione della struttura non risulta sufficiente, andranno messi in programma interventi urgenti, abbiamo lasciato dei soldi, ma probabilmente dovremo pensare a qualche intervento nei confronti della autorità sanitarie per sollecitare un maggior loro interessamento e migliorie indispensabili. 5°Giorno – Diario del Senegal Siamo partiti con una discussione con il Sindaco di Fimela per la pessima gestione dell’ecografo donato alla maternità di Ndangane. Sicuramente questo è un problema afferente alla Direzione Sanitaria della zona ma era giusto parlarne, con decisione, con l’autorità amministrativa. Quindi abbiamo salutato e ci siamo diretti a Kaolack per poi attraversare il Gambia ed arrivare in Casamance, Regione del sud del paese dove abbiamo molti riferimenti ed esperienze intorno alla città di Ziguinchor, la seconda del Paese. Muoversi in queste strade ed attraversare un altro Paese africano (il Gambia, praticamente, divide in due il sud del Senegal) non è davvero il massimo… Giornata, quindi, di puro e semplice trasferimento, ma un viaggio complicato e stancante. Da queste parti non vige la libertà di movimento
Grande partecipazione alla cena di solidarietà
Circa duecento i partecipanti alla tradizionale cena di solidarietà d’autunno che hanno letteralmente riempito il bel Ristorante Motta di Bottegone, che ha offerto una splendida e apprezzatissima cena col solito ineccepibile servizio. Presente una folta rappresentanza delle Istituzioni pistoiesi e non: dal Sindaco di Pistoia, Tommasi, al Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Iozzelli, dall’Assessore Regionale Federica Fratoni al Consigliere Marco Niccolai, e molti altri. Moltissimi i medici presenti, alcuni dei quali soci e volontari in Senegal dell’Associazione. Presidente e Vice Presidente hanno Illustrato alcuni dei prossimi (ambiziosi) obiettivi dell’Associazione: dal potenziamento dell’esperienza di Microcredito al completamento del sistema di trasporto sanitario nell’Ile de Mar (Regione del Fatick); dalla costruzione di servizi sanitari in una grande scuola dell’area che ne è priva alla realizzazione di un plesso scolastico nella città di Kaolak (nella Regione omonima)… Sono stati, infine, presentati Progetti ancora più ambizioni per cui è già stato richiesto un contributo finanziario a diversi Enti e soggetti sensibili all’impegno di Cooperazione Internazionale. Intanto, il ricavato dall’evento della serata sarà devoluto all’acquisto di una piccola ambulanza da destinare al Villaggio di Mar Fafaco, in un’isola del Delta del Fiume Saloun, dove vivono alcune migliaia di persone, luogo totalmente prive di un qualunque mezzo di trasporto sanitario. Un forte e sentito ringraziamento a tutti i partecipanti.
La prima auto per il Comune di Fimela!
Da oggi il Comune di Fimela, nel Fatick (Senegal), avrà la sua prima macchina. L’auto, donata dal Comune di Serravalle Pistoiese, sarà l’unico mezzo motorizzato a disposizione del comune senegalese per vari servizi alla sua popolazione. Per questo è un dono davvero speciale! Ringraziamo di cuore il Comune di Serravalle, nella figura del Sindaco e di due funzionari presenti alla consegna dell’auto al ns. Presidente ed al nostro collaboratore in Senegal, Dione Afrane. Un bell’esempio di Cooperazione Internazionale. Grazie!
Diario di viaggio in Senegal, gennaio 2019
Di seguito il nostro diario di viaggio dall’ultima visita in Senegal.Come sempre, sulla nostra pagina Facebook (clicca qui) è presente anche un reportage davvero ampio di foto e video. Destinazione Senegal. Un caro saluto a tutti i membri della Onlus ed a tutti coloro che ci seguono e condividono il nostro lavoro di Cooperazione Internazionale. Piergiorgio, Mario, Deanna e Silvia sono atterrati in Senegal per il primo viaggio del 2019, l’ultimo di una lunga serie ormai ultradecennale. Nell’arco dell’anno altri di noi partiranno. Sono molti i pensieri, le sensazioni, le emozioni che ci assalgono in queste esperienze. Sinceramente , prima di partire, avvertiamo sempre più frequentemente sentimenti contrastanti: difficoltà nel lasciare e desiderio di ritrovare amici e realtà che, nel corso degli anni, con l’aiuto di molti, siamo stati capaci di migliorare concretamente . Comunque vi informeremo delle varie tappe, dei molteplici incontri, delle complicate verifiche che faremo durante la nostra permanenza africana. E soprattutto dei nuovi progetti. Da oggi siamo Operativi! Dopo un lungo viaggio siamo arrivati a Mbayene a mezzogiorno. Ci accompagna il funzionario ministeriale El Hadji Abdoulaye GUEYE. Abbiamo trovato una situazione molto soddisfacente: il Il Poste de Sante’, soprattutto dopo i nostri interventi, funziona bene; hanno fatto una tettoia esterna che funziona come sala d’attesa (qui si arriva anche a oltre 45°!) e una buona pavimentazione del porticato. Funziona il nostro ecografo, l’ambulanza della Misericordia è ben tenuta ed è funzionante l’impianto di ossigenazione. Stanno anche facendo dei corsi di formazione sanitaria. Funziona il frigo per la conservazione dei medicinali. Devono ancora arrivare, invece, dalla Francia, i pannelli solari. Hanno, purtroppo, un problema per la sterilizzazione dell’acqua… Vedremo che cosa fare. Per la scuola occorre una fotocopiatrice con stampante e un videoproiettore. La soddisfazione più grande è però l’impianto di irrigazione che abbiamo recentemente finanziato: è veramente fatto bene. Stanno mettendo la rete di recinzione per difendere le coltivazioni dagli animali. Il responsabile dell’ impianto di irrigazione viene addirittura dal ministero. Ha illustrato in modo perfetto la strategia dell’irrigazione e le varie colture. Sarebbe utile anche la costruzione di un muro intorno alla scuola, sempre per difendere bambini e ragazzi dagli animali. Ci aggiorniamo stasera..continuate a seguirci. Spostarsi a Dakar è una grande impresa: una città che, con le periferie tocca due milioni e mezzo di abitanti, con un traffico senza regole, con un parco macchine con un’età media di diversi decenni, con livelli di caos e inquinamento (e incidenti) drammatici, è veramente complicata. Se pensiamo che fra meno di tre anni Dakar ospiterà un evento olimpico (IV Giochi Olimpici Giovanili Estivi) probabilmente i problemi aumenteranno… Tutto é complicato. Il programma prevede la partenza, in aereo, per Ziguinchor, nel sud del Paese, nella Regione della Casamance. Ma bisogna spedire i bagagli via nave, quindi occorre andare al porto. Bisogna prendere l’aereo al nuovo aeroporto Diagne Blaise (a 50 km. dalla città: bello, moderno ma… costruito con capitali turchi). Quindi una vera odissea lo spostamento. Nel pomeriggio, finalmente, si arriva a Ziguinchor, accolti con la gentilezza e l’amicizia fraterna di sempre da Nicolas. Quindi una doverosa pausa insieme a tanti vecchi amici ed un tranquillo e piacevole momento conviviale. Ci voleva proprio. E domani si riprende. Oggi abbiamo iniziato il nostro lavoro a Ziguinchor. Anzitutto la visita alla scuola di Tilene. Qui abbiamo constatato come il nostro recente investimento per la realizzazione dell’aula di informatica è stata una scelta azzeccatissima. L’aula è tenuta benissimo ed è molto ben utilizzata: ci sono 30 computer che funzionano per molte ore al giorno tanto che la scuola ha deciso che presto allargheranno la sala per avere uno spazio maggiore per un ancora maggior utilizzo (la scuola di Tilene è frequentata da diverse centinaia di studenti). Abbiamo quindi visitato il Poste de Santé sempre di Tilene gestito dalle suore: due letti, medicine, tutto ben ordinato e pulito. Quindi la Cooperativa delle donne: qui si trasformano prodotti locali in bibite, succhi di frutta ecc. Tutto questo è stato finanziato dalle donne senegalesi in Italia. Un’altra buona cosa… Dopo aver visitato altre strutture e incontrato tanti vecchi amici, come ultimo importante atto della giornata abbiamo incontrato il Vescovo della Diocesi di Ziguinchor, il giovane (non ancora sessantenne) Paul Abel Mamba con cui abbiamo parlato di tante questioni importanti. Una cena veloce e a letto! Stanchi ma contenti di quanto fatto in questa quarta giornata. Sveglia di buon mattino. Anche oggi percorsi lunghi e scomodi. E sempre al caldo. Dopo la visita al piccolo Seminario di Niassya siamo tornati all’Orfanotrofio di Oussouye. Qui ci sono 22 bambini orfani da 1 a 5 anni: le immagini che seguono crediamo siano più significative di qualunque commento… Solo da sottolineare che oltre alla tristezza che si respira in tutti gli orfanotrofi, a qualunque latitudine siano posti, qui non si può ignorare il fatto che molti di questi bambini sono frutto di violenze, spesso addirittura familiari, che aggiungono a sentimenti di tristezza, sensazioni di indignazione e rabbia. Per quel pochissimo che potremo fare l’Associazione non lascerà soli questi bambini… Quindi, quasi per ritrovare una serenità perduta, abbiamo partecipato a momenti di riflessione comune accompagnata da splendida musica (suonata da uno strumento melodiosissimo, il KORA uno strumento musicale tradizionale dell’etnia Mandinka, diffusa in buona parte dell’ Africa occidentale) nella chiesetta del seminario di Brin. E a Brin siamo tornati al “grande” Centro Sociale che, nel corso degli anni, abbiamo costruito e che é ormai praticamente completato: sala riunioni (contiene un migliaio di persone), bar, biblioteca, servizi, ecc. Questo Centro é importante anche perché è praticamente l’unico luogo di socializzazione dei numerosi Villaggi dei dintorni, molte migliaia di persone. E abbiamo così terminato, anche oggi, tutti gli impegni rispettando il nutrito programma. A domani. 6° giorno. Sempre più caldo, strade sempre più accidentate e… polverose. Oggi spostamenti lunghi nei vari “Poste de Sante’” realizzati dall’Associazione nelle periferie della città di Ziguinchor: Affiniam, Soutou, Brin. Alcuni in mezzo alla foresta. Altri più vicini alla città. Siamo partiti presto, passando per Bignona. Viabilità discreta salvo qualche tratto del tutto caotico. Poi